In Ticino oltre 100 Comuni riciclano la plastica

Sempre più comuni in Ticino affidano la raccolta della plastica all’unica azienda locale attiva nel riciclaggio, la Puricelli SA. Da un anno, il Dipartimento del territorio ha introdotto l’obbligo di separazione e riciclaggio su scala cantonale, favorendo così la filiera locale.

A Riva San Vitale si ricicla la maggior parte della plastica proveniente dalla raccolta differenziata in Ticino, come il polipropilene e il polietilene. Da settembre, è operativo un nuovo impianto di lavaggio e granulazione.

“Oggi sono oltre 100 tra comuni e frazioni ad aver aderito a questa raccolta. Si tratta di un esempio di economia circolare, il completamento di un ciclo iniziato oltre sedici anni fa”, afferma Aron Puricelli, membro della direzione di Puricelli SA.

Attualmente, l’azienda riesce a riciclare circa il 75% della plastica trattata nel suo impianto. Gli scarti vengono invece inviati al termovalorizzatore di Giubiasco.

“Gestiamo 1’600 tonnellate di plastica all’anno e siamo in piena espansione. Prevediamo un aumento di questo quantitativo anche grazie all’introduzione della plastic tax, che penalizzerà l’utilizzo di materiale vergine favorendo il riciclaggio”, aggiunge Puricelli.

Alcuni critici parlano di monopolio nel settore. Il Dipartimento del territorio, nella sua direttiva ai comuni, indica di consegnare le plastiche a imprese di smaltimento attive a livello locale. Questa scelta è sostenibile dal punto di vista ambientale, ma meno da quello di mercato. Secondo la Commissione della concorrenza (COMCO), questa politica discrimina le imprese di altri cantoni.

“Siamo stati gli unici ad aver investito in questo settore fino ad oggi. È un settore poco redditizio, ma noi ci abbiamo creduto e lo stiamo portando avanti al meglio possibile”, dice Puricelli.

Il risultato del riciclaggio è un granulato, di cui due terzi vengono venduti sul mercato locale. L’azienda punta al chilometro zero per ridurre l’impatto ambientale del trasporto.