Ticino e Grigioni

In Ticino si torna a scuola, le sfide del nuovo anno per il DECS

In aula 6’000 docenti e oltre 50’000 allievi; focus su disagio giovanile, strutture periferiche e attenzione ai comportamenti inadeguati

  • 27 agosto, 12:33
  • 27 agosto, 20:17
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RG 12.30 del 27.08.2024 - Il servizio di Umberto Gatti

RSI Info 27.08.2024, 12:33

  • © Ti-Press / Elia Bianchi
Di: RSI Info 

“Investire nell’educazione e nei giovani, e quindi nella scuola, è la chiave per lo sviluppo di qualsiasi paese”. Lo ha detto martedì Marina Carobbio Guscetti presentando il nuovo anno scolastico 2024/2025 che vedrà in aula 6’000 docenti delle scuole pubbliche e private e oltre 50’000 allievi.

La direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) ha sottolineato come sempre più le docenti e i docenti sono chiamati a rispondere alle crescenti espressioni di disagio delle allieve e degli allievi e come “senza adeguate risorse in termini di personale di sostegno e di strutture anche esterne alla scuola” si mette a rischio valori fondamentali come l’equità, l’accessibilità, le pari opportunità e la qualità della scuola stessa.

Ha poi affermato la centrale importanza della scuola anche nelle zone periferiche, citando l’esempio di quella di Prato Sornico che riaprirà regolarmente. “Sono molto contenta - ha detto al Quotidiano la direttrice del Dipartimento - e penso che sia un bel segnale per la Vallemaggia: un bel segnale di ripresa e di ritorno alla normalità, per tutta la valle, per i bambini e per le loro famiglie”.

I comportamenti inadeguati

Sul tema comportamenti inadeguati ha poi ricordato che è stato creato un Servizio per il rafforzamento dell’accompagnamento specialistico a sostegno delle direzioni che si aggiunge ad altri servizi che puntano per esempio alle segnalazioni di abusi e maltrattamenti su minori nell’ambito extrascolastico. Da giugno 2023 poi sono state adottate le direttive sui comportamenti inadeguati in ambito scolastico rivolte ai quadri scolastici cantonali, che vorrebbero essere ampliate per le scuole comunali. Nel primo anno di applicazione delle direttive sono emerse 15 situazioni che hanno richiesto di essere approfondite. 

Rivedere il sistema di valutazione per far fronte al disagio giovanile

“Non si tratta tanto di abolire le note o i giudizi, ma di rivedere questo sistema che comunque genera una certa pressione sulle giovani e sui giovani; per lo meno approfondirlo”. Ha detto ai microfoni di SEIDISERA la direttrice del DECS rispetto alla proposta, ventilata dai docenti a livello federale, di ritoccare il sistema di valutazione. “La scuola – continua Carobbio Guscetti – deve esser a servizio della società e della persona, e quindi deve rispondere alle esigenze degli allievi e dei docenti, confrontandosi anche con sfide importanti”. A questo riguardo, il Dipartimento ha “iniziato un gruppo di lavoro, coinvolgendo chi di scuola si occupa, ci lavora e ci vive, gli allievi e le loro famiglie”.

Un nuovo manuale di storia

Tra le novità di quest’anno c’è il nuovo manuale di storia svizzero per le scuole medie, “una risorsa aggiornata che sostituisce quella del 2013”, è stato sottolineato.

Bilancio intermedio della campagna di collocamento a tirocinio

Per quanto riguarda la campagna di collocamento a tirocinio, che si concluderà solo a fine ottobre, Oscar Gonzalez, direttore della Divisione della formazione professionale, ha precisato che “allo stato attuale (19 di agosto 2024) sono stati sottoscritti 1’892 nuovi contratti di apprendistato”. 

Intervista alla direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), Marina Carobbio Guscetti.

Per il nuovo anno scolastico “i miei obiettivi sono: garantire una scuola equa, inclusiva, accessibile a tutti e allo stesso tempo di qualità. Investire nell’educazione e nella scuola è importantissimo”

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