In questi giorni basta pochissimo per far scoppiare un incendio di dimensioni spaventose. La situazione in Ticino è da bollino rosso, significa che c'è altissima probabilità che l'incendio sia intenso e di rapida propagazione, spiega Aron Ghiringhelli, capo Ufficio forestale 2° circondario, che opera in Riviera, Bassa e Media Leventina.
“Quindi sono eventi, che diventano difficili da controllare e che possono raggiungere anche importanti dimensioni. Inoltre si prolungano nel tempo. Abbiamo nei nostri boschi una grande quantità di combustibile morto e estremamente disidratato. Pensiamo alla lettiera nel bosco di castagno, quindi alle foglie di castagno cadute in autunno che sono ancora presenti nei nostri boschi. Ci sono poi il vento e le elevate temperature”
Al momento, il pericolo è così alto solo in Ticino e in alcune zone dei Grigioni, ovvero Bregaglia, Val Poschiavo, Moesano e nelle regioni vicino a Coira e Thusis. Con l'arrivo di diversi turisti da altre parti della Svizzera, oltre che dall'estero, le segnalazioni si fanno più insistenti.
Secco e turismo: preoccupano gli incendi
Il Quotidiano 16.04.2022, 21:00
“Il turista che proviene da fuori cantone solo in parte è sensibilizzato e cosciente del problema degli incendi boschivi, quindi una piccola parte di queste persone probabilmente assume anche dei comportamenti inadeguati e potenzialmente problematici. – dichiara Ghiringhelli – Un’informazione mirata a questo gruppo di persone è sicuramente necessaria. In questo periodo di Pasqua oltre ai normali canali comunicativi abbiamo pensato di introdurne altri rivolti al turista che viene dal nord delle alpi. In collaborazione con l’Ufficio federale dell’ambiente abbiamo chiesto che vengano pubblicati dei comunicati stampa in lingua tedesca e grazie a un’ottima collaborazione con il dipartimento del territorio abbiamo potuto mettere dei cartelli informativi”.
Il divieto si estende a tutte le zone con vegetazione a rischio, non solo boschi, ma anche prati secchi. Inoltre, aggiunge Aron Ghiringhelli, ci sono comportamenti che bisogna assolutamente evitare: “un altro errore che viene fatto molto spesso è spargere la cenere della stufa o del camino, che si pensa sia spenta, sul terreno. Dopo alcune ore si scatena un incendio”.
In alternativa, per non rinunciare alla grigliata pasquale, nelle zone urbane si può optare per un grill a gas, che non costituisce un pericolo per la vegetazione secca.