Ticino e Grigioni

Indennità, nessun reato penale

Il procuratore generale Noseda firma il decreto d'abbandono sui rimborsi spese dei consiglieri di Stato

  • 21 febbraio 2018, 08:21
  • 23 novembre, 02:28
Il decreto verrà esaminato dall’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio

Il decreto verrà esaminato dall’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio

  • © Ti-Press / Francesca Agosta

Non sono stati commessi reati penali nel caso delle indennità versate ai consiglieri di Stato, sotto forma di rimborsi spese e regalie, dal 1999 a oggi. Lo ha stabilito il procuratore generale John Noseda, che ha firmato un decreto d’abbandono per il reato di abuso d’autorità, un procedimento innescato dalla denuncia del deputato del Movimento per il socialismo. La notizia è stata resa nota mercoledì dai quotidiani ticinesi.

Ora le pagine del decreto del procuratore generale che, a detta de la Regione, non risparmiano comunque critiche nei confronti del Governo, verranno esaminate e discusse mercoledì dall’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio, il quale dovrà decidere come comportarsi davanti a questo decreto.

Matteo Pronzini aveva quantificato in circa 1,75 milioni di franchi l'importo ricevuto "senza base legale" dai membri del Consiglio di Stato negli ultimi 18 anni.

Red.MM/M. Ang.

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