Insediamento con disguido

Si è aperta con qualche piccolo disguido tecnico la nuova legislatura per il Gran Consiglio ticinese. Un problema di funzionamento dei microfoni ha infatti causato un quarto d’ora di ritardo e ha peraltro obbligato a procedere all’appello nominale per le votazioni.

“A funziona nagott” ha simpaticamente commentato la liberale radicale Maristella Polli chiamata ad aprire la sessione. Il compito le è spettato in quanto deputata anziana e sarebbe in sé toccato al leghista Attilio Bignasca, che però era assente per un problema di salute.

Nel suo discorso la deputata PLR si è tra l’altro rallegrata per la nutrita presenza femminile (31 granconsigliere) e ha lanciato un appello per un migliore equilibrio tra Legislativo ed Esecutivo.

Dopo l’elezione dell’Ufficio presidenziale, che sarà presieduto da Claudio Franscella, coadiuvato dal vice Daniele Caverzasio e dal secondo vice Nicola Pini, il plenum ha proceduto alla nomina della commissione per l’esame dei ricorsi contro le elezioni.

Il gremio sarà composto da sette membri, ha deciso il plenum con 81 voti favorevoli, nessun contrario e 5 astenuti, accogliendo una proposta dei capigruppo. Dovrà chinarsi sul ricorso della già candidata della Lega Verde Xenia Peran.

L’aspirante consigliera di Stato - poi non eletta - contesta norme e principi della Legge sull'esercizio dei diritti politici, pretendendo un riconteggio manuale e pubblico delle schede elettorali.

02.05.2019: Approfondimento sul nuovo Parlamento TI