È già noto alla giustizia l’autore dell’accoltellamento avvenuto al “Vanilla” di Riazzino il 29 ottobre. E tra i precedenti penali del 26enne urano (tutti accumulati oltre San Gottardo) ce n’è anche uno per aggressione, che risale al 2011.
Il giovane – si è appreso sempre oggi, lunedì – si trova in carcere da mercoledì scorso. Il giudice competente ha deciso che vi rimarrà almeno per i prossimi due mesi.
Sulle prime ha provato a negare le sue responsabilità. Poi è crollato, confessando di avere inferto lui la coltellata che ferì il 18enne di origine bulgara, al termine di una scazzottata. Di qui le ipotesi di rissa e (in via principale) tentato omicidio.
L’imputato – come detto – sta collaborando. Ha pure permesso agli inquirenti di recuperare l’arma, gettata in un tombino a pochi passi dalla discoteca. Un coltello di medie dimensioni. Non a farfalla, come si pensava, ma di quelli che si aprono a due mani.
Il numero degli arresti sale così a due. Martedì – ricordiamo – era finito in manette un 21enne del Locarnese, accusato anche di una lite scoppiata a Losone, durante un Goa Party, nel mese di agosto.
Francesco Lepori