Ticino e Grigioni

L’amministrazione di Lugano potrebbe trasferirsi in via Peri

Un accentramento nello stabile Sant’Anna viene ipotizzato in una email inviata lunedì dal Municipio ai dipendenti - L’esigenza farebbe il paio con il Palazzo di Giustizia nella Torre di Cornaredo

  • Oggi, 00:01
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RG delle 24.00 del 14.01.25, il servizio di John Robbiani

RSI Info 13.01.2025, 23:14

Di: RG/Robbiani/Bleff 

L’amministrazione comunale di Lugano potrebbe venir trasferita in via Peri, all’interno dello stabile Sant’Anna, che fino ad alcuni anni fa rappresentava una delle sedi della BSI. Il Municipio, che contattato dalla RSI preferisce al momento non commentare, ha infatti scritto ai dipendenti della città una email, datata 13 gennaio, in cui si legge chiaramente questa frase: “L’Amministrazione potrebbe essere centralizzata in via Peri”.

Ma cosa è successo? Come mai questa comunicazione? Da anni, da quando è in cantiere il progetto del Polo Sportivo e degli Eventi, l’idea della Città è quella di portare a Cornaredo anche l’intera amministrazione comunale per centralizzare i servizi. Negli scorsi giorni, però, l’Esecutivo ha contattato il Cantone e ha proposto - e l’idea non è in realtà nuova - di usare la Torre Est di Cornaredo, che verrà costruita entro un paio d’anni, per metterci il Palazzo di Giustizia. Dunque nella Torre Est non ci sarebbe più posto, come invece previsto, per l’amministrazione comunale. E allora, qualora il Cantone dovesse scegliere questa opzione, Lugano farebbe capo allo stabile Sant’Anna.     

Anche questo immobile - è notizia di pochi giorni fa - è stato proposto al Cantone per ospitare il Palazzo di Giustizia. Ora come ora appartiene ad EFG (la banca che nel 2016 ha assorbito BSI), ma una società controllata dalle AIL – AIL Servizi SA - ha sottoscritto un diritto di compera e intende acquistarlo. Un’operazione che sta facendo discutere, anche perché in questo momento AIL Servizi SA non sembrerebbe poter occuparsi di compravendite immobiliari. Questo perlomeno stando agli scopi sociali indicati a Registro di Commercio. Situazione che i vertici dell’azienda hanno dichiarato di voler risolvere.

Entro giugno il Cantone dovrà esprimersi sulle varie “offerte” ricevute per ospitare in futuro Palazzo di Giustizia. Sono infatti 38 le possibili ubicazioni presentate attraverso una procedura di “grida pubblica”. Si tratta di terreni o stabili (da comprare o affittare) che, secondo privati o Enti, risponderebbero alle esigenze. 

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