Il Consiglio di Stato ticinese ha deciso che le Assemblee e i Consigli comunali potranno tornare nuovamente a riunirsi dal prossimo 25 maggio. Fondamentale per lo svolgimento delle sedute dei Legislativi in pausa forzata dalla metà di marzo sarà però garantire le norme igieniche. Per questo motivo ogni comune dovrà cercare soluzioni innovative per fare in modo che l'esame dei messaggi municipali, il controllo sull'operato degli Esecutivi e l'evasione di interpellanze e mozioni possano svolgersi regolarmente.
Nelle scorse settimane c'è chi ha già testato idee curiose, come il comune verzaschese di Frasco, che per far conciliare democrazia e distanziamento sociale, ha deciso di tenere l'Assemblea comunale in chiesa. "Abbiamo fatto un po' arrabbiare il prete, ma dopo si è calmato", ha raccontato alla RSI sindaco Fabio Badasci. La seduta è stata una delle ultime per un comune che sarebbe già scomparso se l'emergenza coronavirus non avesse indotto a rinviare le elezioni del 5 aprile e, di conseguenza, la nascita di Verzasca.
Anche a Bellinzona si è cominciato a pensare a dove spostarsi. "La soluzione potrebbe essere il Teatro Sociale", ha spiegato Davide Pedrioli, il presidente del Legislativo della capitale che non ospiterà la seduta del Parlamento cantonale che si riunirà al Palazzo dei congressi di Lugano.
Nei Grigioni si è invece deciso di rinviare la seduta di maggio, confidando che a giugno i 120 rappresentanti del popolo retico possano tornare ad occupare la loro sala. Se così non fosse è già previsto che si riuniranno alla Stadthalle.
Il Granconsiglio zurighese si riunisce
Telegiornale 30.03.2020, 22:00
Anche oltre San Gottardo ci si è mossi per trovare soluzioni simili e alcuni le hanno già collaudate: il Gran Consiglio zurighese il 30 marzo si era riunito in un padiglione di "Messe Zürich" a Oerlikon. Il Parlamento federale dal 4 all'8 maggio terrà invece una seduta straordinaria alla Bernexpo.