Ticino e Grigioni

La Gestione difende il taglio lineare delle aliquote

Dopo la levata di scudi dei Comuni, in arrivo i due rapporti - La replica della co-relatrice di maggioranza Gianella: “Variante che ha un impatto minore sul gettito nei primi anni”

  • 28 novembre 2023, 19:21
  • 29 novembre 2023, 07:19
02:41

Il fisco in commissione

Il Quotidiano 28.11.2023, 19:00

Di: QUOT/RSI info 

Nessun passo indietro in Commissione della gestione sulla controproposta di Lega, UDC e PLR che prevede un taglio lineare dell’1,66% delle aliquote per tutti, la diluizione in 6 anni dell’abbassamento dal 15 al 12% dell’aliquota per i più facoltosi e l’aumento a scalini delle deduzioni professionali. Sulla tanto discussa riforma fiscale sono annunciati due rapporti.

Una modifica del messaggio governativo, quella imperniata sul taglio lineare per tutti, che lunedì ha suscitato la forte contrarietà e una presa di posizione delle città e dei comuni. Una levata di scudi giunta alla vigilia dell’odierna seduta della Gestione.

“Abbiamo cercato di lavorare, in questo margine di manovra, per cercare delle misure che potessero andare a beneficio di tutti e non solo di una certa fascia di reddito come ci era stato rimproverato inizialmente. L’obiettivo è di mantenere attrattivo il nostro Cantone. Con questa riforma passiamo dal 21esimo al 16esimo posto”, spiega alla RSI la co-relatrice di maggioranza Alessandra Gianella (PLR).

Nelle parole di Gianella non è mancata una risposta ai Comuni che hanno avversato questa proposta per iscritto: “Questa variante, rispetto a quella proposta dal Consiglio di Stato originariamente, ha un impatto minore nei primi anni a livello di contrazione del gettito. Anche per i Comuni. Diventa, tra virgolette, più costosa nel 2029-30”.

La speranza è che a quel punto la situazione dell’economia sia in ripresa trascinando con sé i gettiti fiscali. Di tutt’altro avviso la minoranza commissionale rossoverde. “Arriviamo ad una manovra fiscale di 8,8 milioni, così che restino in tasca diversi milioni al Cantone. Questi soldi potrebbero essere usati per evitare alcuni tagli presenti nel preventivo”, dice il co-relatore di minoranza Ivo Durisch. I voti di socialisti e verdi non basteranno in Gran Consiglio, e allora si parla già di chiamare al voto il popolo con un referendum.

Il tema della coerenza rispetto ai tagli previsti per il risanamento dei conti cantonali è condiviso dal Centro, che però ha scelto di non sostenere alcun rapporto. “Avremmo preferito che la riforma tributaria fosse affrontata nel quadro del preventivo. Per avere la certezza che il tutto avvenisse in un esercizio che fosse anche equo dal punto di vista sociale¨, spiega il capogruppo Maurizio Agustoni.

A dicembre in attesa del preventivo, sarà questa riforma tributaria a riscaldare il Gran Consiglio.

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