Il Tribunale federale ha respinto il ricorso inoltrato da 81 cittadini contro la nuova Bellinzona. Ne dà notizia oggi, giovedì, il Dipartimento delle istituzioni (DI). Prossimamente, si legge in un comunicato, il Consiglio di Stato stabilirà la data delle elezioni comunali.
Il nuovo polo sarà realtà entro fine 2017; il progetto – si legge ancora nella nota del DI – è ritenuto di fondamentale importanza per definire l’assetto istituzionale dell’intero cantone.
Dopo la consultazione popolare, l’aggregazione era stata avallata dal Gran Consiglio. L’opposizione era però stata presentata da alcuni cittadini di diversi comuni, poiché il Parlamento aveva accettato una fusione a 13 contro quella a 17 prevista dal progetto originale. La maggioranza dei cittadini di Arbedo-Castione, Cadenazzo, Lumino e Sant’Antonino si era infatti pronunciata contro l’aggregazione.
L'Associazione ticinese per l'autonomia dei comuni (ATAC) ha preso atto con sconcerto della decisione del Tribunale federale. A non convincere è la tempistica adottata, che coincide con quella che da almeno un mese era stata prevista dai politici e dai sindaci della regione. Ciò, secondo l'ATAC, fa supporre che il Tribunale federale abbia subito delle pressioni politiche e che ci sia stata una fuga d'informazioni protette dalla discrezione d'ufficio. Per questi motivi l'associazione ritiene che sarebbe opportuna l'apertura di un'inchiesta.
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