Ticino e Grigioni

La carica degli infermieri indipendenti

Gli operatori del settore scendono in campo per difendersi dopo la presa di posizione degli Spitex pubblici su costi e qualità

  • 27 novembre 2023, 05:37
  • 27 novembre 2023, 05:37
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La carica degli infermieri indipendenti

Il Quotidiano 26.11.2023, 19:00

  • Immagine d'archivio Tipress
Di: SEIDISERA/RSI Info 

Quello degli infermieri indipendenti è un mercato selvaggio? Dopo il dibattito che nelle ultime settimane si è acceso in Ticino, gli operatori scendono in campo per difendersi. Il primo passo è la costituzione di un nuovo gruppo - un gruppo spontaneo, staccato dall’associazione che tutela gli infermieri - che si chiama Gruppo infermieri indipendenti Ticino.

“Come gruppo spontaneo vogliamo semplicemente ritrovarci per poter discutere e capire se ci sono delle problematiche che un infermiere può avere ad Airolo come a Chiasso”. Non un’associazione: non è questo l’obiettivo, dice Franco Castelli che, interpellato dalla RSI, parla per il gruppo costituito formalmente lo scorso lunedì. Sono stati nominati dei rappresentanti per i vari distretti. Castelli ricopre questo ruolo per il Bellinzonese.

“Ci siamo accorti - continua - che all’interno dell’ampio gruppo di infermieri indipendenti c’è la necessità di ritrovarsi e di scambiare idee e informazioni. Questo al momento non avviene, purtroppo”. In Ticino si contano circa cinquecento operatori, anche se non tutti questi infermieri operano al 100% da indipendenti.

Una risposta ad “accuse infondate”

Molti di loro si sono sentiti attaccati ingiustamente nel quadro della recente presa di posizione dell’associazione che raggruppa i sei Spitex di interesse pubblico attivi in Ticino. “Prima di tutto ci riteniamo dei professionisti che hanno studiato e lavorato, anche in ambiti acuti cronici. Questa iniziativa è nata perché ci sono state fatte delle accuse, direi anche infondate” sottolinea dunque Castelli.

Non si vuole parlare di rottura con l’ASI, l’Associazione svizzera degli infermieri. Il gruppo, che finora conta alcune decine di adesioni, punta semmai a diventare un interlocutore dell’ASI, come pure dell’altra grande associazione mantello Curacasa, che raggruppa gli infermieri indipendenti svizzeri.

“Il prezzo non lo decidiamo noi”

Castelli parla, appunto, di critiche infondate. Cosa risponde dunque a chi accusa gli infermieri indipendenti di far lievitare i costi sanitari? “Il prezzo non lo decidiamo noi, ma lo decide la legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal). Quindi sia gli Spitex sia gli infermieri indipendenti sottostanno tutti all’ordinanza delle prestazioni, la quale definisce chiaramente quali sono i prezzi per le prestazioni” sottolinea Castelli.

E per quanto riguarda la qualità, parla di un triplice controllo: gli infermieri indipendenti che hanno un contratto con il Cantone devono per forza seguire 24 ore di formazione per poter ricevere il residuo cantonale; le cartelle da loro redatte vengono controllate dall’Ufficio del medico cantonale; le prestazioni sono verificate dalle casse malati secondo i criteri di economicità, appropriatezza ed efficienza. A questo si aggiunge un progetto che Curacasa ha avviato in Ticino sui circoli di qualità. “Quindi noi non siamo indietro sulla qualità. Anzi, siamo ben avanti”.

Vero è però che il numero dei professionisti indipendenti è cresciuto molto negli ultimi anni, ma i controlli non sono cresciuti di pari passo. “La quantità di persone che lavorano è in riferimento alle persone che vengono curate. Non è che ci si inventa più pazienti o si inventa di fare tre docce al giorno. Questa è una cosa che va assolutamente chiarita” dice Castelli.

L’appello del Gruppo infermieri indipendenti agli attori del settore delle cure domiciliari è di sedersi attorno a un tavolo e trovare insieme soluzioni, anziché attaccarsi a vicenda.

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