La sentenza è definitiva. L’ex operatore sociale del Cantone ha rinunciato a ricorrere contro il verdetto emesso in aprile dalla Corte di appello e di revisione penale (Carp), che inasprendo quello di primo grado lo ha condannato a 18 mesi di carcere sospesi per avere abusato di una ragazza.
La vicenda risale a 17 anni fa, quando l’uomo intrecciò una relazione con l’allora 18enne, conosciuta nell’ambito delle attività giovanili di cui si occupava per lavoro. Il 13 aprile 2004 approfittò di lei a due riprese. Come già accertato nel 2019 dalla Corte delle Assise Criminali, la costrinse ad avere un rapporto non completo. Poi – ha stabilito la Carp – arrivò anche a stuprarla. Di qui i reati di coazione sessuale e violenza carnale.
Il 61enne, prosciolto da tutte le altre imputazioni, si è sempre professato innocente. Nei giorni scorsi ha rinunciato però a rivolgersi al Tribunale federale. Il termine per inoltrare il ricorso scadeva venerdì.
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