La “dolce morte” arriva a Chiasso. Nelle scorse settimane una società ha infatti inoltrato al Comune la richiesta di autorizzazione per la realizzazione di una struttura per il suicidio assistito a persone adulte consapevoli che, a causa di malattie gravissime e irreversibili, scelgono di porre fine alle proprie sofferenze.
Alle autorità chiassesi toccherà quindi determinare la conformità della struttura, rileva il Corriere del Ticino, con le norme edilizie e di Piano regolatore. Le possibilità di concretizzazione del progetto sembrano attualmente maggiori nella cittadina di confine, dopo che una struttura simile aveva suscitato un polverone a Melano portando il comune al diniego del permesso di costruzione.
Un caso di accompagnamento alla morte pare sia avvenuto, frattanto, sempre a Chiasso. La "dolce morte" sarebbe stata compiuta, nota il CdT, senza avvisare le autorità tanto che le stesse stanno indagando su eventuali illeciti. Il caso in questione, che ha pure fatto scattare un’interrogazione del consigliere comunale Giorgio Fonio, non avrebbe niente a che vedere, comunque, con il progetto per la nuova struttura di suicidio assistito.
Swing