La scuola ticinese, anche se chiusa per vacanze, torna sotto i riflettori e non solo perché sono state consegnate le firme per l'abolizione dei livelli, ma anche per gli obiettivi del Dipartimento dell'educazione (DECS) per la formazione professionale: si mira infatti a stipulare entro l'autunno 2'700 nuovi contratti di apprendistato. Un settore in cui emerge una differenza regionale: nelle zone periferiche viene scelto più frequentemente rispetto ai centri urbani.
L'analisi dei dati
Questi sono alcuni dei dati presi in esame: a Biasca il 42% dei ragazzi sceglie l'apprendistato al termine della scuola media; a Lugano questa percentuale scende invece al 20%.
"Troviamo nelle tre valli una propensione maggiore per quanto riguarda l'apprendistato in azienda – spiega Rita Beltrami, direttrice dell'Ufficio dell'orientamento scolastico e professionale - ma è anche vero però che stiamo parlando di cifre molto diverse, perché nelle tre valli sono circa 200 gli allievi che terminano la scuola media. Nel luganese sono più di 1'300".
Marco Costi, direttore delle scuole medie di Ambrì fornisce una spiegazione per questa diversa propensione all’apprendistato, rammentando che in valle c'è ancora parecchio artigianato per i piccoli imprenditori, pertanto i posti da apprendista sono effettivamente maggiori. Poi c'è il fattore distanza, dice "perché evidentemente un ragazzo, o una famiglia di Lugano, con il bus o in bicicletta può recarsi facilmente a scuola. Da noi, invece, devono partire sette del mattino e tornare alle 19 la sera, c’è anche un po’ questo aspetto". Lo stesso Costi prosegue ricordando come in alta valle è importante che questi posti di lavoro vengono mantenuti e pertanto il ragazzo ha la possibilità di poter lavorare in apprendistati o artigianali che altrimenti andrebbero persi.
Un fattore geografico, uno di genere
A Mendrisio, invece, quattro ragazzi su dieci scelgono la formazione media superiore, mentre l'apprendistato, invece, convince solo meno di tre giovani su dieci. Poi c'è chi sceglie scuole professionali a tempo pieno. Dati ai quali Francesco Doninelli, futuro direttore delle scuole medie del Borgo, associa diverse letture.
"Innanzitutto c'è un fattore culturale e di abitudine che ormai gioca il suo ruolo e poi, inutile negarlo, la vicinanza con la frontiera forse fa sì che i posti da apprendistato siano meno. O meglio, ci sono dei posti di apprendistato anche nel Mendrisiotto, ma per delle professioni che sono poco attrattive per i nostri giovani", afferma.
Specialmente le ragazze scelgono di proseguire gli studi a tempo pieno. Quest’ultimo aspetto vale su tutto il territorio ticinese: i dati indicano che la formazione professionale è scelta solo da una giovane su tre. Si fanno comunque sforzi per far conoscere questo mondo, come la giornata degli artigiani per le terze medie, cercando di invitare le ragazze a seguire proprio una di queste. Insomma, differenze regionali ma anche di genere, nell'avvicinarsi ai mestieri e per farne magari la scelta della propria vita.