L'edilizia grigionese ha risentito nel 2015 delle conseguenze dell'iniziativa popolare sulle abitazioni secondarie, la cosiddetta lex Weber. Il valore pecuniario delle richieste di costruzione di alloggi ha registrato un calo di quasi il 20% rispetto all'anno precedente.
"Per fortuna", rileva venerdì in una nota l'Associazione grigionese degli impresari costruttori, "gli alti investimenti della Confederazione, del Cantone e della Ferrovia retica hanno in parte controbilanciato il calo registrato negli ordini per la costruzione di abitazioni (-18,9%) e per la rimanente edilizia del soprassuolo (-1,5%)".
Il volume di costruzione effettivo è stato di 936 milioni di franchi, in calo del 2,2% rispetto all'anno prima. La soglia del miliardo, superata nel 2011, appare ormai sempre più irraggiungibile, si lamenta l'associazione.
ats/ZZ
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