"La moschea non c'entra nulla con questa operazione". L'imam di Lugano, Samir Radouan Jelassi, accetta per la prima volta di parlare al microfono dopo l'operazione di polizia che la settimana scorsa ha portato in carcere un 32enne svizzero-turco, sospettato dai federali di essere un reclutatore dell'IS.
Con lui è indagato anche un altro cittadino turco. Pare che i due la frequentassero. Lo stesso imam è stato sentito, ma solo come persona informata sui fatti. E sotto i riflettori è finita naturalmente anche la moschea di Viganello.
"La moschea è un luogo di culto aperto e non possiamo controllare tutti quelli che vengono qui a pregare", prosegue Jelassi. "La nostra è una moschea tranquilla. Non siamo estremisti e non abbiamo niente da nascondere. Non abbiamo responsabilità. E non abbiamo notato niente di strano. Quello che posso presumere è che se qualche cosa avviene... è fuori dalle mura della nostra moschea", conclude.
Romina Lara/redMM
Ascolta l'intervista completa di Romina Lara a Samir Radouan Jelassi
RSI Info 03.03.2017, 18:57
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