Da questa mattina i turisti con una prenotazione possono transitare sulla passerella di Visletto, ma nell’alta Vallemaggia non mancano i turisti che cambiano idea e decidono di non trascorre più le loro vacanze in questa regione.
A Campo Vallemaggia, in Val Rovana, la natura è stata ad esempio più clemente rispetto alle vicine Lavizzara e Bavona. I sentieri sono percorribili, il paesaggio intatto. Eppure l’hotel Fior di campo fattura il 90% in meno rispetto a un’estate normale.
“La gente non capisce bene cosa può fare e cosa no – spiega alla RSI il proprietario dell’albergo Vincenzo Pedrazzini –. Perlomeno proprio da oggi la passerella a Visletto è stata aperta anche ai turisti, anche se le tempistiche per il passaggio sono un po’ complicate per i turisti, ma i poliziotti sul posto fanno un ottimo lavoro e non manca la flessibilità, i clienti riescono quindi a passare”. Un’apertura senz’altro positiva che ha già influito sulle prenotazioni: “Già questo weekend siamo praticamente al completo e speriamo di andare avanti così. Qualche prenotazione piano piano sta arrivando anche per agosto e stiamo quindi lentamente tornando alla normalità” aggiunge Pedrazzini.
Se la passerella porta dunque un po’ di ossigeno in quota, anche per il turismo però la differenza la farà la posa del ponte militare. “È importante che quelli che possono lavorare devono poterlo fare, in modo che le risorse raccolte per gli aiuti vadano dove è davvero necessario e ci sono i danni maggiori, alle persone ma anche alle infrastrutture”.
Situazione migliore in bassa valle
Al di sotto del ponte di Visletto pare invece tutta un’altra estate: in questi giorni il camping di Gordevio è ad esempio ben frequentato e non lontano dal tutto esaurito. “Alcuni hanno deciso di disdire – spiega alla RSI il responsabile dei campeggi TCS Mattia Galli – e in questi casi vengono rimborsati perché siamo comprensivi rispetto alla situazione e alle paure, soprattutto di chi non conosce la realtà da vicino. Però poi la situazione si è stabilizzata e le persone sono arrivate, anche se chi poteva ha magari posticipato la propria vacanza ad agosto”.
“Abbiamo osservato la situazione con molta attenzione – fa eco a Galli una turista tedesca –, veniamo qui da molto tempo, sempre nello stesso posto e amiamo stare qui. Faremo attenzione naturalmente, ma rinunciare alla vacanza non è mai stata un’opzione”.
Secondo Mattia Galli per gli operatori turistici è infine importante che si torni alla normalità, che si torni in ristoranti e negozi e che si faccia ripartire la macchina turistica. Un lungo e difficile percorso che accomuna alta e bassa Vallemaggia.
Vallemaggia, più vicino il ponte militare
Il Quotidiano 15.07.2024, 19:00