La scuola che c'è già

Offrire una maggiore qualità nella scuola dell’obbligo. È con questo messaggio che lunedì mattina a Bellinzona il direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport Manuele Bertoli, ha inaugurato il nuovo anno in Ticino.

Durante una conferenza stampa il consigliere di Stato ha illustrato i dettagli degli interventi elaborati a sostegno dell’istruzione cantonale. Spiccano la riduzione del numero massimo di allievi alle scuole medie e alle elementari e la "codocenza" nelle scuole dell’infanzia. Per le medie si pensa anche all'introduzione di una serie di laboratori nel corso del primo biennio per materie quali matematica, italiano e tedesco. Si prevede di introdurli tra un anno.

A sei anni dal voto parlamentare che ne aveva bocciato la riduzione, ora si ripropone il passaggio da 25 a 22 studenti per classe come tetto massimo da non superare a partire dal 2021/2022. La misura comporterà un aumento di 55 sezioni delle elementari e 13 delle medie.

Per non creare difficoltà a molti comuni sotto l'aspetto logistico, si è rinunciato a una misura analoga per la scuola dell'infanzia. Si è però previsto un docente d'appoggio per tutte le sezioni. Ciò che comporterà il reclutamento di nuove forze con la creazione di un'ottantina di impieghi. Si tratta, comunque, di personale già alle dipendenze del cantone.