La grande ondata di caldo che si registra alle nostre latitudini dovrebbe calare di intensità a partire da domani, giovedì. Intanto però ha già messo sotto pressione gli ospedali: sono infatti 46 le persone che in Ticino, dall'inizio dell'estate, sono finite al pronto soccorso a causa delle elevate temperature.
"La situazione è abbastanza complessa. Questi 4-5 giorni che stiamo vivendo adesso sono oggettivamente assai pesanti", conferma Roberta Petrino, responsabile del servizio di pronto soccorso e medicina d'urgenza dell'Ente ospedaliero cantonale (EOC). E il caldo è talmente intenso da mandare in ospedale persone di tutte le età, ciascuna per ragioni diverse. In questo senso si constatano tre categorie di pazienti: quelli "anziani, più o meno un terzo", che vengono ricoverati per disidratazione con in prevalenza un "peggioramento della funzione renale e pressione bassa"; ci sono quindi "i lavoratori che lavorano sotto il sole" nei cantieri e per il disciplinamento del traffico; la terza categoria è invece rappresentata "dai giovani sportivi, quelli che "vanno a camminare, a correre".
Caldo e Ticino: pronto soccorsi sotto pressione
SEIDISERA 19.07.2023, 18:48
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Finora il pronto soccorso più sollecitato è stato quello di Mendrisio: qui, su una quindicina di persone arrivate, sono stati registrati finora 6 ricoveri: una situazione da ricondurre al fatto che il Mendrisiotto, ricordano i medici, è il distretto nel quale circola meno aria e le temperature salgono così più facilmente. E la causa che accomuna coloro che finiscono in ospedale è in genere la disidratazione. Ad aggravarla è poi la forte umidità dell'aria che, ricorda Petrino, "dà una percezione della temperatura ancora più alta e riduce la traspirazione".
Con la canicola non si scherza e finire in ospedale, rammenta Petrino, è assai più facile di quanto non si creda. A dover prestare maggiore attenzione sono quindi gli anziani soli, ma anche coloro che assumono determinati farmaci: come quelli per la pressione alta - visto che "col caldo la pressione tende a scendere" - e i diuretici, perché in questo caso "aumenta il rischio di disidratazione". Un rischio, quest'ultimo, connesso anche ad altri medicamenti come quelli "psichiatrici e neurologici". E in caso di dubbi, prima di ridurre le assunzioni, è sempre necessario consultare il proprio medico.