Circa un anno fa la frana del Pizzo Cengalo ricoprì tanti prati e campi intorno a Bondo con un'impressionante colata di sassi e fanghiglia che mise in ginocchio l'agricoltura del paese. I fazzoletti di terra risparmiati dall'evento furono poi distrutti dall'uomo, per forza, poiché bisognava creare aree di deposito per il materiale franato a valle.
All’epoca i contadini diedero una grande prova di solidarietà, vedendosi togliere in pratica il pane di bocca senza battere ciglio. Sussidi e assicurazioni non sono ovviamente mancati, ma il loro lavoro non c'era più. E’ per questo che, tra le tante emergenze da affrontare, le autorità della Bregaglia si sono imposte una priorità: restituire il prima possibile la campagna ai contadini.
Nel frattempo, i sassi sono stati frantumati, i terreni livellati e una prima semina di erba garantisce un po' più di stabilità e di capacità di trattenere l'acqua. Passeranno ancora anni prima che l'agricoltura riprenda il suo corso naturale, ma si sta facendo di tutto per accelerare i tempi, tenendo la popolazione sempre aggiornata sull’evoluzione delle attività in atto.