Una riforma che favorisce in modo sproporzionato chi ha redditi più elevati e che porterà ad aumentare i moltiplicatori comunali. Con queste due principali motivazioni, stamattina (mercoledì) il comitato “Stop ai tagli”, composto da numerose sigle sindacali e partiti progressisti, ha tenuto una conferenza stampa per lanciare la campagna contro la modifica della legge tributaria in votazione il prossimo 9 giugno.
Per il comitato verrebbero favorite in modo sproporzionato persone con un imponibile di almeno 300’000 franchi, che vedrebbero la propria aliquota fiscale ridotta del 20%. L’effetto sui moltiplicatori comunali sarebbe invece dato dalla riduzione generale dell’aliquota del moltiplicatore cantonale del 1,66%.
Il comitato composto da numerose sigle sindacali e partiti progressisti
“Questa riforma fiscale è un regalo per i più ricchi a discapito della qualità del servizio pubblico. La conseguenza saranno ulteriori tagli al settore sociosanitario e formativo, ai sussidi di cassa malati e ai salari dei dipendenti pubblici” si legge in una nota. Secondo il comitato la riforma comporterebbe infatti una perdita stimata di entrate pari a 96 milioni di franchi all’anno per Cantone e Comuni, “mettendo a rischio la capacità del sistema di garantire servizi pubblici essenziali”.
Il gruppo a sostegno del referendum, sottolineando che “proporre una politica fiscale basata sugli sgravi per i redditi più elevati è, non solo incoerente, ma anche dannoso per la coesione sociale e l’equità economica”, invita quindi la popolazione a respingere la riforma fiscale.
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