Ticino e Grigioni

Lavorare quando il clima è teso

La situazione al Tribunale Penale Cantonale evidenzia l’importanza di gestire efficacemente i conflitti in ambito professionale - Fondamentale il ruolo del mediatore

  • 23 agosto, 20:26
  • 23 agosto, 20:49
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Lavorare quando il clima è teso

SEIDISERA 23.08.2024, 18:18

  • © 2024 KEYSTONE-SDA-ATS AG
Di: SEIDISERA/RSI Info 

Il Tribunale Penale Cantonale è al centro di una situazione delicata e complessa, con accuse interne tra giudici che hanno sollevato questioni di conflittualità e tensioni all’interno dell’istituzione. Il caso, con denunce tra colleghi, incluso il presidente del Tribunale, rappresenta solo la punta dell’iceberg di una situazione che si protrae ormai da mesi, precisamente dalla scorsa primavera.

Secondo Denise De Stefani, psicopatologa del lavoro, il primo passo per risolvere simili situazioni è “riconoscere la natura del conflitto, e procedere con un ascolto attivo da parte di entrambe le parti coinvolte”. Il caso del Tribunale Penale non è isolato, ma rappresenta un esempio emblematico di come i conflitti sul posto di lavoro possano degenerare. “Il mobbing è una casistica particolare e difficile da individuare,” spiega De Stefani, sottolineando che il malessere spesso deriva da una combinazione di stress, insoddisfazione lavorativa e rapporti personali deteriorati.

In situazioni in cui la tensione sfocia in una conflittualità aperta, l’intervento diventa complesso. “Quando il rapporto si deteriora a causa di insoddisfazioni non viste dall’organizzazione, è più difficile ristabilire un clima sano”, osserva l’esperta, aggiungendo che il lavoro dello psicopatologo del lavoro è quello di individuare i fattori latenti che contribuiscono ai conflitti tra colleghi.

In certe situazioni si arriva a credere che i problemi all’interno di un team derivino da una sola persona, una “mela marcia”: “È più facile puntare il dito verso un singolo individuo, ma spesso la responsabilità è quasi sempre condivisa e legata a una mancanza di supporto da parte dell’organizzazione stessa.”

La figura del mediatore può aiutare a fornire un esame di realtà da parte delle risorse umane ed eventualmente procedere con la riorganizzazione dei team o la separazione di individui incompatibili.

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