Ticino e Grigioni

Le aziende ricattate dagli hacker

L'inchiesta di Falò: c'è chi si è trovato a pagare fino a 400'0000 dollari per riavere accesso ai propri dati

  • 17 febbraio 2023, 09:00
  • 20 novembre, 11:56
1:23:16

Cybersicurezza

Falò 16.02.2023, 21:10

  • iStock
Di: redMM 

“Quella mattina ho tentato di avviare i programmi e non si aprivano. Quindi, di conseguenza, sono salita dove abbiamo il server e lì ho trovato l'amara sorpresa: non riuscivamo più ad accedere ai sistemi”. A spiegare quanto è accaduto in un'inchiesta di Falò, è la segretaria di una fabbrica di imballaggi italiana colpita da un cyberattacco da parte di hacker. Gli fa eco il titolare dell’azienda: “Era come se l’hacker fosse entrato, si fosse nascosto in attesa che le persone non fossero più operative. E poi, con calma nella notte, ha fatto il suo lavoro”. Alla fine l’imprenditore ha dovuto pagare un riscatto per riavere i propri dati. Ma non è stato il solo.

“Gli hacker sono riusciti a criptare molti file di lavoro essenziali per alcune delle nostre sezioni aziendali, non saremmo più riusciti a ripristinarli con le nostre forze. Questo avrebbe compromesso il proseguimento del lavoro in azienda e pertanto siamo giunti alla decisione di cedere al ricatto.” A parlare questa volta è l’amministratore delegato di Comparis, il sito online che mette a confronto costi e tariffe più visitato in Svizzera. In quel caso la cifra del riscatto è stata di ben 400'000 dollari.

Da settembre in Svizzera sarà operativa una nuova Legge sulla protezione dei dati e allora molte cose dovranno cambiare. Quali sono i rischi reali di questa minaccia? Come avvengono? Come ci si può difendere? Queste e altre voci di vittime della pirateria informatica, insieme a una panoramica degli strumenti disponibili per proteggersi e denunciare, nella puntata di Falò.

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