Le guerre rappresentano il rischio principale nel 2025

I conflitti armati saranno il principale rischio immediato nel 2025, secondo un rapporto del WEF pubblicato mercoledì. Anche la disinformazione e il clima sono fonte di preoccupazione per gli esperti, che dipingono un quadro desolante del decennio a venire.

Quasi un quarto dei 900 esperti mondiali interpellati nell’ambito dell’indagine annuale sui rischi globali considera il conflitto armato tra Stati come la preoccupazione globale più grave nel 2025, si legge in un comunicato stampa. Anche la disinformazione è una preoccupazione, e gli esperti temono una divisione ancora maggiore tra le nazioni.

Più della metà degli intervistati prevede un certo grado di instabilità nei prossimi due anni. A lungo termine, le prospettive globali non sono più rosee. Il clima è una delle principali preoccupazioni.

Eventi meteorologici estremi, perdita di biodiversità, collasso degli ecosistemi e scarsità di risorse naturali sono in cima alla classifica dei rischi decennali. Il panorama a lungo termine è inoltre offuscato dalle conseguenze dannose delle tecnologie AI.

Ben il 64% degli esperti prevede un ordine mondiale frammentato, segnato dalla competizione tra le potenze, mentre il prossimo decennio rappresenta un momento “cruciale” per i leader che devono affrontare “rischi complessi e interconnessi”. Il World Economic Forum invita le nazioni a dare priorità al dialogo e a rafforzare i legami internazionali per invertire questa tendenza.