Ticino e Grigioni

Libera circolazione, il dito nelle piaghe

Le reazioni politiche sulle prospettive ottimiste della Confederazione in seguito all'analisi della SECO - Il mercato del lavoro ticinese seguirebbe un trend positivo

  • 4 luglio 2023, 20:58
  • 30 agosto 2023, 11:24
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  • Keystone
Di: SEIDISERA/Anna Riva/Natda

In una Svizzera che invecchia e necessita manodopera, "l'immigrazione proveniente dall'Unione Europea è la benvenuta". È questo, in sintesi, il messaggio del rapporto annuale sulla libera circolazione delle persone, realizzato dalla Segreteria di Stato dell'Economia (SECO).

Secondo il capo della Direzione del lavoro, Boris Zürcher, il canton Ticino ha conosciuto una massiccia crescita del benessere e dei salari negli ultimi vent'anni, come pure una forte ripresa sul mercato del lavoro a sud delle alpi. In passato, il nostro cantone era indietro, rispetto al resto della nazione, in termini di disoccupazione - insieme a Ginevra e altri cantoni della Svizzera occidentale.

Il capo dell'Unione sindacale svizzera, David Lampard, è un po' meno ottimista: "Grazie alle misure accompagnatorie e ai migliori controlli sul lavoro nero, la situazione è sicuramente migliorata, ma a causa del fenomeno dei frontalieri e dei dimoranti temporanei, i salari tendono verso il basso". Secondo lui, è necessario eseguire controlli salariali e introdurre salari minimi in vari settori attraverso i contratti collettivi di lavoro.

La sua ubicazione prossima al confine rende il Ticino "automaticamente più propenso in tempi di carenza del personale, ad assumere dall'estero" ha sottolineato Roland Muller, il direttore dell'Unione svizzera degli imprenditori. "In alcuni settori, la presenza di frontalieri è irrinunciabile" e "bisogna continuare a lavorare perché le misure di accompagnamento vengano usate e ottimizzate dove necessario", ha aggiunto. Secondo Muller, la richiesta dei sindacati di introdurre contratti collettivi non è necessaria, "perché nei settori principalmente ambiti dalle persone provenienti dall'estero sono già in vigore".

La questione delle misure di accompagnamento è stata poco trattata dall'analisi della SECO, secondo Renzo Ambrosetti, ex co-presidente del sindacato UNIA: "Occorre ricordare che hanno permesso di concludere i sette accordi bilaterali, tra cui la libera circolazione". Queste misure hanno inoltre permesso di "combattere il dumping e la concorrenza sleale delle ditte che vengono dall'estero", ha ricordato. Per l'ex sindacalista, "esse hanno salvato il mercato del lavoro in Svizzera".

SEIDISERA

SEIDISERA 04.07.2023, 18:00

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