I parlamentari ticinesi hanno approvato lunedì l'affiliazione dell’Istituto oncologico di ricerca (IOR) a Bellinzona all’Università della Svizzera italiana (USI). Lo IOR, si è sottolineato da più parti, è un tassello importante e prezioso per l’ateneo ticinese e di conseguenza diventa un complemento importante per il sistema universitario cantonale.
L’affiliazione avrà, secondo la commissione rappresentata dal relatore Fabio Käppeli (PLR), ricadute positive per entrambe le strutture, a vantaggio della collettività. Käppeli ha precisato che le cifre importanti previste sono vincolate al beneficio di un sostegno, basilare, da parte di cantoni ed enti pubblici e perciò devono arrivare "con i conti in pari" rispetto al sussidio federale.
L’aumento del contributo cantonale è di conseguenza "conditio sine qua non" per ottenere quello federale e non ci si può basare sul fondo Swisslos, per pensare di sostenere iniziative basilari come quella che nascerà con l’affiliazione dello IOR all’USI. Giorgio Fonio (PPD), pure relatore commissionale, ha spiegato che "si sta discutendo di una vera eccellenza, lo IOR, sul territorio cantonale", la cui importanza per il Ticino va ben oltre la sua affiliazione alla struttura universitaria cantonale. L'affiliazione ha raccolto 62 sì, 2 voti contrari e un astenuto.
EnCa