La tensione causata dalla protesta contro il licenziamento dei 34 lavoratori della Navigazione Lago Maggiore (vedi articoli correlati) sale di un gradino a Locarno. Oggi — domenica —, infatti, la polizia è dovuta intervenire per spingere un gruppo di natanti che stava impedendo l'approdo della nave Verbania e ritardandone l'arrivo, previsto per le 14.30.
La polizia allontana un natante che ha ostacolato la manovra di attracco del Verbania
L'operazione di disturbo — messa in atto con pedalò e con alcune barchette di pescatori posizionati sulle acque disturbando le manovre di entrata del natante — è stata organizzata dai sindacati SEV (Sindacato del personale dei trasporti), UNIA e OCST, i quali hanno sottolineato che l'appello di non far partire natanti verso la Svizzera "è stato inascoltato, abbiamo agito di conseguenza". Siamo "più determinati che mai", si legge in un comunicato, che indica come la
petizione abbia superato le duemila firme.
"Il messaggio è chiaro — prosegue la nota —: da queste secche occorre uscire, ma è possibile solo in presenza di una chiara e conclamata volontà politica cantonale e federale, perché anche Berna non può chiamarsi fuori".
Il pubblico che segue l'agitazione è folto
Intanto sul fronte politico prende posizione il partito socialista: "chiediamo che venga istituito al più presto un tavolo delle trattative", si legge in una nota diffusa domenica e firmata dal presidente Igor Righini, che rincara la dose: "Qualsiasi richiesta di sospensione dello sciopero non può essere accettata in assenza di garanzie e senza che i lavoratori siano integrati alle negoziazioni in atto".
px
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