I casi legati alla nuova variante di coronavirus sono in aumento in Ticino. Ma non solo, nell’ultima settimana sono stati registrati sette morti. Precedentemente "avevamo avuto dei decessi, ma non così tanti", afferma Giorgio Merlani, "ora dire in via definitiva se si tratti di un caso, di un accumulo o se si tratti della logica conseguenza di più casi infetti, più casi in ospedale, più decessi, … è troppo presto per dirlo. Vedremo la prossima settimana". Una certezza però c’è: il virus non colpisce solo nelle stagioni fredde.
Le persone attualmente ospedalizzate sono 91, la metà ha oltre 80 anni. La parte minore di questi pazienti si trova in ospedale per cause diverse dal virus, ma è stata testata positiva durante gli esami in struttura; tutti gli altri sono ricoverati a causa del Covid. "La gran parte di queste persone", sottolinea il medico cantonale, "ha un decorso comunque relativamente lieve. Sono persone vaccinate che non hanno una polmonite grave, non hanno un decorso complesso come avevano quelli della prima ondata, ma nella loro fragilità sono indebolite e hanno bisogno comunque di assistenza ospedaliera. E poi c'è una parte, comunque ancora considerevole, di persone che sono ricoverate con insufficienza respiratoria e problemi polmonari".
E per quanto riguarda la pressione sugli ospedali, Merlani non nasconde un po’ di preoccupazione: "Gli ospedali durante l'estate hanno un rallentamento dell'attività perché ci sono meno complicazioni infettive, perché ci sono meno interventi elettivi. Ma c'è anche un po’ meno personale. Questa ondata mi preoccupa un pochettino e ci chiediamo fino a che punto sarà semplice gestirla, perché poi c'è anche personale malato, c'è personale in vacanza, c'è personale che è un po’ sfinito da questi due anni di cure in ospedale".
A fronte della situazione attuale, le autorità invitano a seguire le misure igieniche già conosciute, come il semplice lavarsi le mani, mantenere la distanza e arieggiare i locali e testarsi al minimo sintomo. La mascherina è consigliata negli spazi chiusi o affollati.