Dopo una lunga sperimentazione in sei classi della scuola media, l'ora di storia delle religioni viene al dunque in Ticino. Ieri, martedì, è stato infatti presentato il corposo rapporto di valutazione che propone un modello a doppi binari complementari, ossia l'insegnamento laico della storia delle religioni obbligatorio, accanto a quello confessionale che resta facoltativo; l'ora settimanale di quest’ultimo diverrebbe però quindicinale.
L’ora recuperata consentirebbe di implementare anche l’insegnamento della civica, come chiedono le 10'000 firme della petizione, il cui primo firmatario è Alberto Siccardi, consegnata quasi un anno fa. Per il direttore del Dipartimento dell’educazione, cultura e sport, Manuele Bertoli, la griglia oraria degli studenti “non può essere ulteriormente caricata e non è applicabile il modello misto: ossia la scelta obbligatoria tra la storia e l’insegnamento della religione”.
Per ridurre il tempo dedicato all’insegnamento confessionale e modificare la convenzione in vigore, il canton Ticino ha tuttavia bisogno dell'assenso delle Chiese, ma il vescovo di Lugano, Monsignor Valerio Lazzeri, non ritiene adeguata la proposta. L'unico "sì" viene dalla Chiesa evangelica riformata, anche se con alcune riserve.
CSI/LudoC.