Ticino e Grigioni

Lotta alle diossine, pioniera un’azienda ticinese

La Tibio di Comano sperimenta specifici batteri per risanare il suolo di Losanna, dove sorgevano gli inceneritori - Primi interventi previsti per il 2025

  • 22 aprile, 05:48
  • 22 aprile, 17:46
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Batteri mangia-diossina

Il Quotidiano 21.04.2024, 19:00

Di: Quotidiano/Natda 

La Tibio, azienda ticinese specializzata nel biorisanamento, ha avviato un progetto pionieristico per la depurazione delle diossine nel sottosuolo di Losanna, un’area che vede più di un milione di metri quadrati di terreno contaminato. Questo intervento biologico, che utilizza batteri specializzati, mira a risanare la città, afflitta da decenni di inquinamento da diossine, soprattutto nelle aree dove precedentemente sorgevano impianti di incenerimento attivi fino agli anni Novanta.

Nella città vodese e nei suoi dintorni ci sono circa 4’000 parcelle inquinate. Le concentrazioni di diossine superano di cinque volte i valori di sicurezza, rendendo urgente un intervento. “Abbiamo isolato e potenziato organismi direttamente dal suolo di Losanna per reintrodurli in esso, con l’obiettivo di abbattere le diossine”, spiega Davide Städler, direttore generale di Tibio.

Il team di Tibio coltiva in laboratorio batteri “mangia-diossine”, selezionando i più efficaci per essere moltiplicati e impiegati sul campo. Questi “super batteri” sono stati testati per la loro capacità di ridurre le concentrazioni di diossine fino al 50% in un mese, sebbene il loro comportamento nel suolo naturale rimanga una variabile incerta. “La grande sfida è far sì che gli organismi si concentrino sulle diossine una volta nel suolo, nonostante la presenza di altre fonti di nutrimento”, aggiunge Städler.

La ricerca di Tibio, finora limitata al laboratorio, sarà presto testata sul campo. “Nei prossimi mesi inizieremo i test su campioni di suolo. Prevediamo di effettuare i primi interventi su larga scala a Losanna nella primavera del 2025”, prosegue Städler.

Una soluzione lungimirante e sostenibile

Il trattamento potrebbe estendersi per anni, ma offre una soluzione promettente per conservare e bonificare il terreno senza ricorrere a metodi più invasivi. Le autorità locali, consapevoli dell’importanza di preservare l’ambiente, supportano finanziariamente il progetto pilota, speranzose che possa servire da modello per altre città affrontando problemi simili di inquinamento.

Städler è ottimista riguardo l’applicabilità di questa tecnologia in altri contesti: “Se a Losanna il metodo funzionerà, potremmo proporlo altrove. Al momento, in Ticino non ci sono zone con necessità simili, ma il successo qui potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo l’inquinamento da diossine a livello globale”.

Il progetto di Tibio non solo rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’inquinamento, ma riflette anche un impegno crescente verso soluzioni di risanamento ambientale sostenibili e rispettose del suolo.

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RG 12.30 del 28.03.2024 - Il servizio di Lucia Mottini

RSI Info 28.03.2024, 13:13

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