Sono cinque i candidati al Municipio annunciati dal PS luganese per le prossime elezioni comunali del 2024: Tessa Prati, Carlo Zoppi, Nina Pusterla, Mattea David, Raoul Ghisletta. Questa lista, presentata al Canvetto Luganese, rappresenta “un mix di rinnovamento e rappresentanza”, come annunciato dalla municipale Cristina Zanini Barzaghi e da Filippo Zanetti (copresidente PS Lugano).
I candidati sono stati selezionati dalla Commissione cerca e approvati dall’Assemblea il 25 settembre. A rappreppresentare la sinistra con Forum Alternativo (FA) e Partito operaio popolare sarà il candidato Demis Fumasoli, imprenditore e attualmente Consigliere comunale di FA.
La lista PS, con un’attenzione particolare alla rappresentanza femminile, occupa 3 delle 5 posizioni con donne. L’assenza di Cristina Zanini Barzaghi, che rispetta il limite di tre mandati dello Statuto del PS Lugano, segna “un passaggio generazionale e un impegno verso il rinnovamento”.
La decisione di non ricandidare la municipale uscente Cristina Zanini Barzaghi apre di fatto in Ticino la campagna per le votazioni comunali.
Le parti interessate hanno riferito che questo cambiamento nasce da una scelta condivisa all’interno del partito. Zanini Barzaghi, in carica da 11 anni, aveva raggiunto il numero massimo di legislature consentite e non ha chiesto ufficialmente una deroga, che le avrebbe permesso eventualmente di venir candidata per i prossimi 4 anni. Tuttavia, nelle scorse settimane il tema riguardante la concessione di una deroga alla municipale è stato affrontato in un botta e risposta sulla stampa.
I co-presidenti del PS di Lugano (Tessa Prati e Filippo Zanetti) avevano fatto capire di non essere a favore della concessione di una deroga, mentre Cristina Zanini Barzaghi aveva poi detto di essere a disposizione per un’ulteriore legislatura. E il fatto che non si sia stata concessa potrebbe scontentare i suoi sostenitori.
Movimenti degli altri partiti in vista delle elezioni di aprile
La Lega è uscita con le ossa un po’ rotte dalle elezioni cantonali e federali. In Municipio ha due rappresentanti, il sindaco Michele Foletti e Lorenzo Quadri. Nella stessa area c’è anche Tiziano Galeazzi dell’UDC. I due partiti di destra correranno insieme con una lista unica: quattro nomi per via Monte Boglia e tre per il partito di Marco Chiesa. E proprio quest’ultimo starebbe valutando la possibilità di candidarsi per l’esecutivo luganese. Marco Chiesa, da noi interpellato, si è limitato a dire che ci penserà durante le festività natalizie.
I Verdi hanno sciolto l’alleanza con il Partito Socialista, mentre c’è intesa tra il Partito liberale radicale e i Verdi liberali, che presenteranno una lista unica per il Municipio e per il Consiglio comunale. Il PLR in Municipio ha al momento due rappresentanti: il vicesindaco Roberto Badaracco e Karin Valenzano Rossi, ma è confrontataocon diverse partenze dal Consiglio comunale, con personaggi di lunga esperienza e di peso.
Il Centro è il partito che può ritenersi più tranquillo, senza particolari scossoni all’orizzonte. Filippo Lombardi, infatti, è un rappresentante in Municipio difficile da insediare e l’ipotesi di un raddoppio non convince tutti.
La realtà è però che nessun partito o candidato può dirsi veramente tranquillo perché su tutti aleggia l’incognita Amalia Mirante. La fondatrice di Avanti con Ticino&Lavoro, dopo i brillanti risultati alle elezioni cantonali e alle federali, ora tenta la tripletta con le elezioni comunali, spostando il proprio domicilio a Lugano.
Elezioni comunali: Lugano, il PS e gli altri
SEIDISERA 21.12.2023, 18:11
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