Una scena aperta che non si vedeva da tantissimi anni. Al Parco Ciani di Lugano, dove si trovano i consumatori abituali di eroina, gli operatori osservano un aumento importante del consumo di crack e freebase (cocaina trattata e fumata) fra chi già faceva uso di stupefacenti. Ingrado, centro di competenza specializzato nelle dipendenze, ha fornito alla RSI alcune cifre che aiutano a capire il fenomeno: su 140 pazienti seguiti a Viganello per una terapia sostitutiva dell’eroina, circa 50 sono passati al crack.
“L’aumento è evidente perché il consumo di crack fa perdere completamente a queste persone i freni inibitori”, spiega Marcello Cartolano, responsabile del settore delle sostanze illegali di Ingrado e presidente di Ticino Addiction. Da una parte, spiega, c’è la necessità continua della ricerca della sostanza perché si crea una dipendenza fisica e psichica immediata: “La loro presenza sul territorio diventa molto più visibile perché creano abbandono di sporcizia. Dall’altra, oltre al littering, “queste persone non riescono più a rendersi conto in quale contesto si trovavano, anche in rapporto a bambini e famiglie. Perdono completamente qualsiasi genere di nozione base, si dimenticano di mangiare, di lavarsi, di dormire. Con i nostri servizi di prossimità abbiamo notato una presenza diversa di persone con problemi di consumo”.
“C’è un’aggressività aumentata”
Per ricordare situazioni simili di disagio bisogna forse tornare agli anni delle siringhe abbandonate nei parchi. Allora si erano attuate politiche di riduzione del danno. Oggi il fenomeno torna evidente, cioè visibile. “L’accoglienza in una bassa soglia di questa tipologia di persone fragili - dice Cartolano - cambia le carte in tavola. Bisogna anche rendersi conto che c’è un’aggressività aumentata che richiede un adeguamento delle nostre modalità di seguito”.
A Lugano la questione di ordine pubblico legata al consumo pare abbastanza sotto controllo. Lo conferma anche l’esperto di Ingrado: “A differenza di altri cantoni non abbiamo molti luoghi nei quali le persone si ritrovano. Quindi quando si fa repressione il fenomeno si diluisce ma si diluisce spesso negli appartamenti. Per l’ordine pubblico può essere un vantaggio, ma il problema si sposta nei domicili, nei palazzi dei quartieri”.
Parlando delle persone che si rivolgono ai centri diurni o al centro di Ingrado, l’operatore ribadisce che “l’aumento dell’aggressività e del bisogno è molto evidente. Abbiamo però una rete ben presente e coordinata con cui cerchiamo di ridurre anche i rischi di esposizione di materiale abbandonato e facciamo un lavoro importante di protezione di questi consumatori. La riduzione del danno per noi è molto importante”.
Il crack a Ginevra
Telegiornale 01.09.2023, 12:30
Spacciatori pescati con dosi minime: “Appena 4,4 grammi”
Dal Ticino a Ginevra, che è stata la prima città svizzera investita da questo nuovo crack pronto all’uso e venduto a prezzi stracciati. Per presentare la nuova strategia di contenimento, mercoledì, sono scesi in campo addirittura quattro consiglieri di Stato. Il problema, hanno spiegato, è complesso e richiede un’azione concertata nei campi della sanità, della sicurezza, della socialità e dell’istruzione. Sradicare il fenomeno, hanno aggiunto, in questo momento è difficile, come pure sul fronte della repressione fermare lo spaccio.
“Il quantitativo più grande trovato addosso a uno spacciatore è stato di appena 4,4 grammi”, ha detto la responsabile della sicurezza Carole-Anne Kast. Da qui la difficoltà di prendere misure severe.
A Ginevra la lotta vera e propria contro il traffico di droga avviene a livello investigativo per risalire alle basi di produzione. Basi che, secondo la consigliera di Stato, si trovano probabilmente in Francia, da dove provengono molti spacciatori. Ma il governo vuole intervenire per evitare il degrado di tossicodipendenti che non riescono più a dormire e dimenticano di bere e di mangiare. Verrà aumentato il lavoro in strada e verrà creato un nuovo luogo dove potranno riposare al sicuro. Sul piano sanitario si pensa anche a un foyer per bambini nati da genitori drogati. A livello di scuola, invece, si rafforzerà la prevenzione ma per ora non ci sono segnalazioni di consumo di crack da parte di allievi.
Crack, gli effetti sulla società
RSI Info 24.11.2023, 16:10
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Preoccupa l'aumento del consumo di crack
Telegiornale 25.08.2023, 20:00