Lugano conferma il suo impegno nel voler diventare una città universitaria, grazie alla stretta collaborazione tra USI, SUPSI e Franklin University. Queste sinergie, sempre più solide, promuovono non solo la formazione e la ricerca, ma anche l’integrazione con il tessuto sociale e urbano della città.
Luisa Lambertini, rettrice dell’USI, evidenzia l’ambizione di trasformare il campus in un “polmone” vivace, un luogo di incontro tra studenti e società. Tuttavia, “ci sono ancora sfide da superare, come la necessità di offrire più alloggi per gli studenti”. In questo contesto, emerge “il progetto Matrix” per una nuova residenza universitaria, destinata a diventare anche uno spazio di studio aperto alla cittadinanza.
La SUPSI, con il trasferimento di alcuni dipartimenti a Viganello e progetti futuri come la Città della Musica e il grande progetto alla stazione, prevede di animare Lugano con circa 2’000 persone al giorno. Franco Gervasoni, direttore generale della SUPSI, esprime entusiasmo per queste iniziative, che vedranno il coinvolgimento diretto degli studenti e delle Istituzioni.
Anche la Franklin University, come sottolinea il suo rettore Samuel Martin Barbero, contribuisce alla diversità e internazionalità di Lugano, offrendo un curriculum interdisciplinare, che si integra perfettamente con le altre offerte educative della città.
Il sindaco di Lugano, Michele Foletti vede opportunità di espansione e di ulteriori collaborazioni tra università, industria e privati, soprattutto nel quartiere di Viganello, che si sta configurando come un nuovo centro universitario.