Ticino e Grigioni

Lugano vuole il pugno di ferro

Marco Borradori dopo l'accoltellamento con quattro feriti convoca una task force e dice: "Auspicabile un maggior controllo"

  • 23 ottobre 2017, 20:09
  • Oggi, 03:52
La zona del Quartiere Maghetti a Lugano dove è avvenuta l'aggressione

La zona del Quartiere Maghetti a Lugano dove è avvenuta l'aggressione

  • RescueMedia

A Lugano ci vuole il pugno di ferro. Dopo la rissa con accoltellamento di due giorni fa fuori dal Quartiere Maghetti il sindaco di Lugano Marco Borradori non ha perso tempo: martedì pomeriggio ha infatti in programma un incontro che coinvolgerà oltre la polizia e il capodicastero sicurezza, anche diversi commercianti che ruotano attorno al Maghetti e l'omonima fondazione.

L'incontro è stato convocato dopo la rissa con accoltellamento di due giorni fa. Un fatto di sangue - con quattro feriti lievi - che ha rilanciato il dibattito sulla sicurezza nel centro città.

E il sindaco Marco Borradori è in prima linea a sostenere la necessità di agire subito e con il pugno di ferro. Dichiarazioni, quelle rilasciate nei giorni scorsi a LiberaTv che suonano come una reazione di pancia. "E forse un po' di pancia lo erano", ammette oggi Borradori. "Ma dobbiamo dare un segnale concreto e forte. Va difeso in centro città, chi ci abita e chi ci lavora". "Sarà la polizia a dire quali sono le misure più opportune. Un maggior controllo è certamente auspicabile", prosegue il sindaco. "E se ci sarà da fare investimenti, lo valuteremo", conclude.

Martedì pomeriggio dunque ci si confronterà sul tema. Si attendono intanto sviluppi per la cattura dell'autore dei ferimenti a colpi di fendente. Le telecamere di videosorveglianza pubblica e non si sono rivelate preziose. Poco fa la polizia ha annunciato che si cercano anche eventuali testimoni, per fare luce sull'accaduto.

Romina Lara/joe.p.

02:02

CSI del 23.10.17; il servizio di Romina Lara

RSI Info 23.10.2017, 19:59

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