Si sono svolti martedì pomeriggio nella Chiesa di San Biagio a Ravecchia, quartiere nel quale ha vissuto per molti anni, i funerali del poeta ticinese Giorgio Orelli, morto domenica all'età di 92 anni.
Alla fine della cerimonia, celebrata dal parroco don Roberto Roffi e seguita da molti amici, per ricordare il poeta ha preso la parola il professore Pietro De Marchi dell’Università di Zurigo che con voce commossa ha ricordato: “Giorgio Orelli è stato così ricco di umanità e di poesia che come lui stesso scrisse ricordando il suo maestro Gianfranco Contini, torneremo infinitamente a incontrarlo con riconoscenza e gratitudine”.
Le spoglie del poeta sono poi partite alla volta di Prato Leventina, dove riposerà nella terra della sua valle.
Nato nel 1921 a Airolo, lo scrittore era considerato uno dei maggiori rappresentanti della poesia contemporanea di lingua italiana ma anche un celebre traduttore, saggista e narratore.
Fu insignito nel 1988 del Gran premio Schiller, nel 1997 del Premio della Fondazione del giubileo dell'Unione di Banche Svizzere, nel 2001 del Premio Chiara alla carriera e nel 2008 del premio BSI.
Red MM/PaB
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