L’inchiesta contro il direttore del Lumino’s è conclusa. Oggi pomeriggio (giovedì) si è tenuto l’ultimo interrogatorio davanti al procuratore pubblico Antonio Perugini, che lunedì chiuderà formalmente le indagini. Il titolare del postribolo – ha preannunciato il magistrato – verrà processato alle Assise Criminali. Senza giurati, però. Perugini non ha infatti intenzione di chiedere una pena superiore ai cinque anni di carcere.
Diverse le accuse a carico del 48enne: sfruttamento della prostituzione, tentata coazione, violazione della sfera segreta o privata mediante apparecchi di presa d’immagine, nonché registrazione clandestina di conversazioni. Senza dimenticare la frode fiscale e la sottrazione d’imposta. Reati, questi, che verosimilmente saranno però oggetto di un procedimento separato. I difensori, Filippo Gianoni ed Elio Brunetti, avranno così la possibilità di valutare la situazione con la Divisione delle contribuzioni.
Pur continuando a respingere ogni addebito, sempre oggi il direttore del postribolo di Lumino ha chiesto e ottenuto l’espiazione anticipata della pena. Al rientro in carcere è stato quindi trasferito dalla Farera alla Stampa.
Francesco Lepori
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