Questa domenica il lungolago di Lugano si è presentato pedonalizzato: è una delle misure sperimentali volute dal Municipio per il mese di luglio; l'altra è la chiusura al traffico anche il giovedì sera.
Una misura che ha fatto contento soprattutto chi viaggia sulle due ruote. “Oggi ce la godiamo; è bello soprattutto per noi ciclisti: in questo tratto, prima di arrivare al LAC dove invece c’è la pista ciclabile, è sempre un po’ una lotta con gli automobilisti”, ci spiega una ragazza.
I pedoni, invece, nella maggior parte dei casi, oggi camminavano sul marciapiede, all’ombra degli alberi, ma c’era anche chi ha sfidato l’asfalto: “È piacevole”; “c’è tranquillità, dopo una settimana di lavoro è perfetto”; “è una buona idea: così alla domenica ci si rilassa, si evita il solito trambusto”, ci raccontano alcune persone che hanno approfittato di questo tratto di strada chiuso al traffico veicolare.
E gli esercenti? “Per noi è un bene, le persone possono passeggiare, ma questa mattina c’era poca gente: forse perché è la prima volta”, racconta Salvatore Di Vita, responsabile di un ristorante e bar di fronte all’entrata del Parco Ciani.
Si pensa a concerti e arte di strada
Per le prossime domeniche, si valuterà se proporre altre attività sul lungolago, come spiega Nicol Bedognetti, della Divisione eventi e congressi della città: “Vediamo come va, poi potremo proporre musica, arte di strada…”.
La chiusura al traffico la domenica tutto il giorno e il giovedì sera si protrarrà per tutto luglio. Una iniziativa sperimentale che il Municipio affianca alle consolidate chiusure estive del venerdì e sabato sera. Un modo per riappropriarsi della città dopo il lockdown causato dal nuovo coronavirus.
Attenzione agli assembramenti
Sul fronte degli assembranti, si monitora la situazione con polizia e divisione eventi, sottolinea il municipale e capo del Dicastero cultura, sport ed eventi, Roberto Badaracco: “Siamo un po’ preoccupati ora che il limite degli assembramenti (in Ticino, ndr.) è stato riportato a 30 persone, ma abbiamo constato nelle scorse serate che le persone passeggiano; ci sono nuclei familiari, gruppetti di amici, ma non più di un dato numero. Il rischio che si verifichino assembramenti è abbastanza remoto”.