L’effetto delle precipitazioni di questi giorni, visibile già dal colore della natura e dallo stato di giardini e orti, è precisamente quantificabile guardando all’evoluzione della portata dei fiumi e del livello dei laghi tramite i dati idrologici costantemente aggiornati da parte dell’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana.
Il Ticino, per esempio, a Bellinzona è passato da una media attorno ai 25 metri cubi al secondo a quasi 60. Un dato che non si vedeva più dalle piogge autunnali del 2021. Stessa cosa si può dire anche per la Moesa, la Verzasca e la Maggia. Quest’ultima da inizio mese ha convogliato a valle in media circa 23'000 litri d’acqua al secondo, quattro volte la portata del mese di maggio dello scorso anno.
Luca Nisi, meteorologo di Meteo Svizzera, ha tuttavia invitato a non cedere a facili entusiasmi. "Questo mese di maggio ricco di giornate uggiose, ha portato l'innalzamento dei laghi", ha detto il tecnico . "Lo possiamo vedere con l'inverdimento della vegetazione. Però, se diamo anche uno sguardo ai dati del passato vediamo che, considerando gli ultimi 365 giorni, in alcune stazioni del sud delle Alpi - soprattutto pensando al Sottoceneri - mancano ancora all'appello 600/700 millimetri di precipitazioni, che sono valori molto, molto importanti".
A beneficiare dell'acqua portata a valle dai fiumi, oltre alle falde, è stato il Lago Maggiore il cui livello da alcuni giorni si situa a 193,90 metri. È il livello più alto raggiunto dall’estate del 2021 ed è in linea con quanto si verificava prima dell’inizio del lungo periodo siccitoso. Rispetto a febbraio si è alzato di un metro. Considerando la superficie dell’intero Verbano, in poche settimane, si sono accumulati circa 212'500'000'000 litri d’acqua.
Come detto, l’effetto del maltempo sui corsi d’acqua ed i laghi è invece un po' meno marcato nel Sottoceneri. Un po' perché è piovuto meno, un po' perché il bacino imbrifero è meno esteso. E, infine, un po' perché il regime di regolazione del Ceresio, tramite la chiusa sulla Tresa dalla quale da venerdì vengono fatti defluire circa 35 metri cubi al secondo che poi finiscono nel Maggiore, non prevede grandi variazioni di quota. Il livello del lago si situa a quota 270,5 metri. Rispetto agli scorsi mesi si è alzato di circa 30 centimetri, ritornando più o meno quello dello scorso autunno.
Le previsioni per i prossimi giorni
Anche la prossima settimana vi sarà molta nuvolosità secondo Nisi, ma ci saranno anche degli intervalli soleggiati. Probabilmente la giornata di lunedì sarà quella più soleggiata, ma il rischio di rovesci sarà dietro l'angolo. "Ancora una volta i quantitativi non saranno particolarmente abbondanti, conclude, sicuramente non saranno quantitativi alluvionali. Ci potranno essere dei temporali ma mai particolarmente forti, quindi ancora un tipo di precipitazione che possiamo dire essere molto utili per il territorio".