La crisi delle materie prime si fa sentire e manca anche la carta, così le cartiere europee giocano al rialzo dei prezzi. Una penuria che tocca anche il Ticino, dove la produzione rallenta, a causa della difficoltà di reperire la materia prima. Per i consumatori l'effetto si vedrà sui prezzi: in aumento del 5-12%.
Un problema per le case editrici e le industrie grafiche e cartotecniche, che sottostanno alla volontà delle cartiere europee. Una situazione che porterà a un allungamento dei tempi di consegna e a un aumento dei prezzi.
La Fratelli Roda SA di Taverne è attiva dal 1942, ha conosciuto momenti duri, visto che il mercato della carta è nervoso e i prezzi sono sempre stati instabili, ma mai come in questa fase post pandemica, con i costi delle materie prime che sono esplosi, anche del 30/40%.
Questo significa che, se in passato i termini di consegna erano calcolati in settimane, ora lo sono in mesi (anche più di sei). Diventa quindi indispensabile che i clienti siano informati e che giochino d'anticipo: facendo gli ordini considerando le nuove tempistiche.
Ma come è possibile restare senza carta? Tutto è da ricollegare alla pandemia e ai suoi lockdown. In poche parole le cartiere europee stanno monopolizzando il mercato e così facendo innalzano i prezzi, indipendentemente dal fatto che la domanda sia elevata. Un comportamento che non piace all'associazione padronale dell'industria grafica svizzera, visto che l'aumento dei costi si ripercuote su tutti i prodotti finali. Ad esempio la carta da magazzino è già aumentata del 10% e non è finita qui.¨
Stessa situazione per i giornali, visto che scarseggia la carta; a preoccupare non è tanto la fornitura, ma il rincaro che dovrà essere ammortizzato dall'editore (già confrontato con l'aumento del costo della posta) e di conseguenza dal consumatore (e questo non solo a livello ticinese... la crisi sta toccando tutte le nazioni).