Nuove mappe di pericolo per prevedere il rischio di slavine ed evitare le potenziali catastrofi. La novità, realizzata dall'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF), consiste nel fatto che tali informazioni riguardano non solo le aree con insediamenti, ma anche quelle dove si trovano capanne e comprensori sciistici.
L'area intorno a Davos per eventi valanghivi estremi e quindi rari
Il lavoro dell'SLF ha permesso di tracciare queste carte geografiche per il territorio dei Grigioni, ma è stato avviato un processo analogo anche in Ticino. Le simulazioni sono state già applicate per il Vallese e l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) si è dimostrato interessato.
Lo sviluppo della nuova simulazione, che ha richiesto dieci anni, si basa sulla combinazione di varie tecnologie, tutte sviluppate all'SLF. Per i soli Grigioni sono state simulate due milioni di valanghe. La presenza di foreste abbassa a "solo" due terzi la superficie di pericolo nei Grigioni.
Ad Airolo si esercitano gli esperti di valanghe
Il Quotidiano 08.01.2023, 19:00