Da lunedì in tutte le scuole medie ticinesi gli allievi saranno obbligati a indossare la mascherina, come ha annunciato il Consiglio di Stato nell’aggiornamento sanitario di giovedì pomeriggio. Già prima delle vacanze autunnali in due sedi, a Cadenazzo e Canobbio, quest’obbligo era stato introdotto per far fronte alle diverse quarantene di classe emerse.
Una prima indicazione dell’impatto della nuova misura la si può già quindi delineare, come conferma ai microfoni della RSI il direttore della sede di Canobbio Andrea Von Felten: “È andata bene e la rispondenza degli allievi è stata ottima, le hanno indossate senza grandi discussioni ed era un’azione attesa anche dal corpo insegnante. La decisione è stata presa con l’ufficio del medico cantonale e, considerata la situazione che stavamo vivendo, non c’erano alternative”.
“Gli allievi – prosegue Von Felten – quando ci sono dei problemi di regola sono molto responsabili, è bastato quindi informarli e la cosa è andata da sé. Tutti si rendono infatti conto che il momento che stiamo vivendo è particolare, nella nostra sede ancora di più con 4 classi in quarantena. La delicatezza della situazione era quindi nota a tutti e gli studenti non hanno discusso e hanno seguito molto bene le regole.”
I genitori: “Misura benvenuta, buono il tempismo”
Anche la Conferenza cantonale dei Genitori ha accolto con favore la nuova misura, già discussa peraltro nelle scorse settimane in diverse assemblee delle scuole medie. “Con l’entrata del Covid a scuola, con le quarantene, con i contagi di docenti o allievi abbiamo visto e testimoniato una preoccupazione crescente – spiega il membro del consiglio della Conferenza cantonale dei genitori Pierfranco Longo – : per un verso per la salute, ma anche in relazione alla mancanza di frequenza a scuola, senza dimenticare i disagi per le famiglie che hanno impegni lavorativi e che devono magari accudire figli in quarantena. Il tempismo del Consiglio di Stato è quindi assolutamente buono e troverà le famiglie pronte a collaborare. In questo momento credo che la collaborazione tra genitori e scuole in questo caso sarà sicuramente generalizzata ed è un momento di crescita anche per i ragazzi, che devono comprendere e capire che è necessario prendersi una responsabilità individuale anche in questo ambito.”