“Le decisioni le ho prese io e me ne assumo la responsabilità”. Sono queste, in sintesi, le parole che Claudio Blotti, ex capo della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), ha riferito alla sottocommissione vigilanza del Granconsiglio in merito al caso Argo 1. Lo ha riferito Alex Farinelli, coordinatore della sottocommissione, che sottolinea però come gran parte delle domande restino inevase.
La firma dell’ex funzionario del DSS, che non era tenuto a presentarsi all'incontro, figura sul contratto stipulato tra il Cantone e la società di sicurezza nel settembre 2014. Contratto che, in assenza della delega del Consiglio di Stato, ha violato la legge sulle commesse pubbliche.
“Perché sia stata scelta la Argo e come nessuno si sia mai accorto di quello che stava succedendo sono domande che restano però sul tavolo. La violazione della procedura prevista trova invece in parte spiegazione nell’impellenza di trovare una soluzione a un problema” ha commentato ancora Farinelli.
Su eventuali collegamenti con i funzionari del DSS non sono state poste domande, ma il coordinatore ha spiegato che l’unico rapporto che risulta è quello dato dal fatto che il responsabile della ditta conosceva i funzionari in quanto lavorava già nella precedente azienda incaricata della sorveglianza del centro per richiedenti l’asilo di Camorino.
CSI/dielle
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