Dilazione di pagamento di 60 giorni per tutte le fatture emesse dallo Stato, nessun interesse di ritardo conteggiato fino a fine settembre sui crediti fiscali e sugli acconti di imposta non saldati, proroga per l'invio delle dichiarazioni 2020 fino al 30 giugno per le persone fisiche e fino al 30 settembre per quelle giuridiche, possibili rivalutazioni al ribasso per la determinazione degli acconti: sono queste alcune delle misure a sostegno dell'economia ticinese comunicate lunedì sera dal Consiglio di Stato, un pacchetto che era già stato preannunciato durante la conferenza stampa di sabato.
Fra gli altri provvedimenti c'è la sospensione dell'incasso delle rate dei mutui concessi ai sensi della legge sul turismo e quella del rimborso dei prestiti erogati tramite i fondi di promozione regionale.
Per quanto riguarda il lavoro ridotto, la SECO ha già ridotto i tempi di attesa a un giorno e vista la mole di richieste la Sezione del lavoro è stata potenziata e autorizzata a a considerare tutte le richieste "alla stregua di perdite dovute ai provvedimenti delle autorità" anche laddove "non vi è al momento un ordine di chiusura diretto". Il cantone si attende che il provvedimento sia esteso anche agli indipendenti e ai titolari e dirigenti di aziende, che spesso sono famiglie. Si lavora, infine, al potenziamento dello strumento della fideiussione per garantire liquidità alle aziende.