"Stiamo studiando la presenza del lupo per contrastarlo", parola della Sezione dell'agricoltura che - dopo l'attacco in Val Rovana, dove mercoledì tre lupi hanno attaccato un gregge - ribadisce di fare il possibile per monitorare i movimenti dei predatori.
All'indomani dell'attacco non mancano le critiche sulla gestione della presenza dei predatori. Il Cantone però ribadisce: il progetto procede.
Nel 2020, in Ticino, sono stati registrati 21 attacchi, con circa 60 animali predati (tutti non erano protetti da recinzioni elettrificate o cani da pastore). Nel 2021 gli attacchi sono scesi a 11, con una quarantina di predazioni (in quasi tutti i casi gli animali non erano protetti).
L'Ufficio caccia e pesca invita a segnalare immediatamente eventuali avvistamenti e intanto monitora la situazione (sono circa una dozzina i predatori presenti oggi in Ticino).
La Sezione agricoltura, che controlla recinzioni e protezioni, ha un "Mister Lupo": Silvio Guggiari, che sta mappando tutto il territorio. L'anno prossimo consegnerà un rapporto. Il lavoro di Guggiari è anche quello di valutare i danni. Ieri, per esempio, a Cerentino, ha consigliato un recinto elettrificato.
Le norme federal, lo ricordiamo, stabiliscono che l'abbattimento del lupo viene autorizzato dal Cantone solo se uccide almeno 10 capi nella stessa zona.