L'estate è un periodo di passeggiate in montagna. Spesso, però, i sentieri portano vicino ad alpeggi, e in alcuni casi negli scorsi anni le vacche nutrici hanno attacco gli escursionisti. Attacchi che hanno avuto anche esiti mortali. Per ridurre questo rischio, in Engadina si è pensato ad alcune soluzioni, come montare dei recinti e marcare le vie, spiega ai nostri microfoni Augusto Clalüna, contadino a Sils: “Il problema del potenziale conflitto fra mucche e turisti è piuttosto presente”, conferma.
Oltre ai recinti dotati di corrente, vengono montati dei cartelli e dei cancelli per evitare che bestiame e escursionisti si incontrino. Anche grazie a queste misure il numero di incidenti negli ultimi anni rimasto tutto sommato stabile.
Per evitare i prati e i pascoli dove si trovano le vacche, dal 2016 in Engadina è a disposizione una cartina interattiva che mostra dove si trova del bestiame: informazioni reperibili facilmente tramite lo smartphone prima o durante la passeggiata.