Una moneta locale a protezione del territorio, complementare al franco svizzero. È questa l'idea della neonata associazione fondata ufficialmente oggi, mercoledì, "Ticino Coin". Se ne parla da un po' e l'intenzione, senza scopo di lucro, è quella di conquistare l'intero Cantone. Gli appassionati che lavorano al progetto sono sei e — come nelle più importanti storie di successo — si parte da uno scantinato di Faido.
"L'utente avrà la possibilità di acquistare i Ticino Coin. Paga cento e riceve centocinque Ticino Coin. Alla nostra associazione si iscriveranno produttori locali e commercianti con una serie di requisiti etici. Da loro si potrà pagare con la nostra valuta", ha spiegato Michele Fiscalini, una delle menti del progetto, che, alle 11:11 di mercoledì, ha azionato il computer che crea la moneta virtuale.
VIDEO — L'intervista integrale a Michele Spagnuolo
RSI Info 21.06.2017, 20:00
Caso vuole che, sempre mercoledì pomeriggio alla SUPSI, si sia svolto un seminario chiuso, dedicato agli addetti ai lavori e organizzato dal Servizio di informatica forense del Dipartimento tecnologie innovative, proprio sulle monete virtuali e sui loro possibili rischi (Guarda il video con l'intervista integrale all'ingegnere informatico esperto in sicurezza Michele Spagnuolo).
CSI/px
Per saperne di più:
- La serie "Le falle del web"
- La pagina Facebook dell'associazione "Ticino Coin"