Ticino e Grigioni

Natale positivo per i cinema svizzeri

Su base annua, però, i livelli d'affluenza pre-COVID sono ancora lontani. Le interviste ai professionisti del settore

  • 3 gennaio 2023, 22:34
  • 20 novembre, 12:14
03:14

SEIDISERA 18.00 del 03.01.23 - Natale positivo per i cinema svizzeri, il servizio di Giorgia Roggiani

RSI Info 03.01.2023, 23:32

  • Archivio TiPress
Di: SEIDISERA/Red.MM 

È il primo Natale senza restrizioni per il cinema da due anni a questa parte e anche le sale ticinesi, in particolare, sembrano tracciare un primo bilancio molto positivo. "Il 2019 era stato veramente un buon anno e non siamo ancora su quei livelli", dice Mattia Caldara, gestore di sale a Bellinzona. "Comunque rispetto all'anno scorso, quando c'erano le restrizioni [...] c'è più affluenza". Anche Luca Morandini, gestore di cinema a Mendrisio, dipinge un quadro positvo. "Il nostro cinema multisala è riuscito a eguagliare quasi i periodi del Natale 2019, quindi il mercato è ripartito alla grande a partire dal 22 dicembre, con ottimi risultati."

Durante l'emergenza pandemica, i cinema, assieme ai teatri, sono state tra le attività più colpite dalle restrizioni. A questo riguardo la RSI ha interpellato René Gerber, segretario generale dell'associazione Mantello Pro Cinema, per avere un quadro più chiaro della situazione.

"Le entrate totali che abbiamo registrato in Svizzera sono circa 9 milioni", spiega Gerber, puntualizzando che la cifra corrisponde al "30% (di incassi, ndr.) in meno rispetto ai livelli pre-pandemici". Nonostante il bilancio favorevole, in cinema svizzero non ha quindi ancora recuperato il terreno perso. Gerber tuttavia contestualizza: "Bisogna dire che si assiste ad un calo dell'affluenza nei cinema a livello mondiale: ho appena visto le cifre degli Stati Uniti, dove la riduzione rispetto alla 2019 supera il 35%."

Mal comune, mezzo gaudio. Finite le restrizioni tuttavia, come si spiega la mancata affluenza registrata finora? René Gerber indica principalmente quattro ragioni. In primo luogo un'estate "calda e lunga", che ha allontanato i possibili clienti dalle sale. Secondariamente la pandemia ha colpito il cuore pulsante dell'industria cinematografica - la produzione in sé - bloccando le riprese di molti film. La pandemia inoltre - come terzo punto - ha orientato gli spettatori verso "lo streaming da casa". Infine, "parecchie persone anziane ancora non si fidano", spiega il segretario generale ai microfoni RSI: vi è quindi una fetta di mercato che tuttora desiste dal frequentare le sale.

Il grande schermo tuttavia non è passato di moda, e anzi si apre sempre più a proposte alternative. Un esempio a questo riguardo lo offre il cinema Forum di Bellinzona, che mette a disposizione una sala per proiezioni "à la carte". "Noi ci siamo un po’ reinventati per dare anche un'offerta in più ai nostri clienti", afferma Mattia Caldara. Per "non far perdere l'abitudine del cinema, [...] per non dimenticarsene", conclude.

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