Il Governo grigionese ha preso atto della petizione contro l’abbattimento dei cosiddetti lupi del Parco nazionale, per cui sono state raccolte oltre 37’000 firme, ma non intende applicare nessun “trattamento speciale” al branco del Fuorn.
L’obiettivo dei promotori - organizzazioni ambientaliste - era quello di fermare immediatamente l’eliminazione del branco in questione. All’incontro mensile dell’Esecutivo con i media, martedì, la consigliera di Stato Carmelia Maissen ha sottolineato che il branco del Fuorn viene spesso erroneamente chiamato “branco del Parco nazionale”, ma è in realtà “transfrontaliero e il suo territorio si trova per la maggior parte al di fuori della riserva naturale”.
Gli abbattimenti, che non possono avvenire all’interno del parco, sono arrivati lunedì a quota 13 esemplari, su un branco che ne conta da 15 a 17. L’eliminazione dell’intero branco del Fuorn era stata approvata dall’Ufficio federale dell’ambiente, in seguito all’uccisione di due bovini in Bassa Engadina.
RG delle 12.30 del 05.12.25, il servizio di Patrick Colombo
RSI Info 05.12.2024, 14:59
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