Niente carovita automatico sul salario minimo

Niente adeguamento del carovita per quanto concerne il salario minimo. Il tema è stato tra quelli discussi giovedì dalla Commissione cantonale tripartita in materia di libera circolazione, per cui però non è stata presa nessuna decisione. Come ci spiega Stefano Rizzi, presidente dell’organo consultivo e direttore della Divisione dell’economia "l’articolo 11 della Legge sul salario minimo per le scadenze transitorie non prevede un adeguamento all’indice dei prezzi al consumo".

Le sensibilità all’interno della Tripartita sono diverse, ricorda Rizzi, "ma la legge è chiara, l’articolo 4 capoverso 1 prevede che l’adeguamento all’indice nazionale dei prezzi al consumo si applichi alle soglie finali e definitive". Un altro meccanismo stabilisce però che all’interno di queste forchette venga applicato il 55% del salario mediano nazionale che indirettamente considera dunque già anche in parte il rincaro. Rizzi sottolinea che “un adeguamento è previsto per il mese di dicembre di quest’anno”.

Per quanto riguarda i contratti normali di lavoro (CNL) è importante ricordare che diversi comprendono due tipologie di salari. "Da una parte quelli che seguono automaticamente l’evoluzione dell’indice dei prezzi al consumo e dall’altra quelli che sono legati a dei CCL. Penso ad esempio a quelli relativi agli impiegati di commercio". Su questo fronte sono attese delle decisioni da parte in particolare della Commissione paritetica del CCL degli impiegati di commercio.

Carovita a parte, per il salario minimo la scadenza attesa, precisa infine il presidente della Tripartita, "è la fine del 2024, data entro la quale il Gran Consiglio, sulla base anche delle valutazioni d’impatto affidate all’Istituto di ricerche economiche (IRE), dovrà esprimersi sull’entrata in vigore dell’ultima soglia del salario minimo (quella minima di 19.75 franchi e massima di 20.25, ndr)”.