Chi lavora nella grande distribuzione sta vivendo un periodo particolarmente stressante, l'OCST chiede quindi di tenere chiusi i negozi a San Giuseppe per dare una pausa e diminuire lo stress. Ma molti di loro hanno deciso di tenere aperto dalle 10.00 alle 18.00.
La possibilità di tenere aperto nonostante sia festivo è contemplata dalla nuova legge sui negozi, e la richiesta era stata inoltrata prima che il coronavirus arrivasse a stravolgere la quotidianità ticinese. La decisione della grande distribuzione è stata però recentemente rivalutata, come spiega il presidente della DISTI Enzo Lucibello: "I negozi sono aperti per garantire l'approvvigionamento di beni di prima necessità alla popolazione. Di concerto con le autorità abbiamo discusso se aprire o meno giovedì, ed è stato deciso di spalmare il tempo di apertura su più giorni possibile per evitare gli assembramenti e garantire le distanze sociali all'interno dei punti vendita".
L'OCST invece è di un'altra opinione. "Penso che questa settimana la popolazione ha avuto accesso a grandi magazzini e negozi", spiega il segretario cantonale Renato Ricciardi. "Penso che il giorno di domani poteva essere tranquillamente smaltito e non credo che avrebbe creato nei giorni successivi un eccesso di persone nei negozi. Secondo me avrebbe rappresentato un segno di attenzione verso il personale".
I negozi rimarranno aperti anche venerdì e sabato, nonostante sia stato decretato il ponte lungo. Gli approvvigionamenti sono garantiti, si raccomanda quindi di sfruttare tutto il tempo a disposizione evitando di creare eccessivi affollamenti al mattino. A tal proposito il sindacato UNIA chiede che nei punti vendita più grandi siano presenti al massimo 50 persone per volta, personale compreso. Numero da rivedere al ribasso per i negozi con spazi più piccoli.